III Domenica del Tempo Ordinario Salmi III sett.
IL PROGRAMMA DI GESU’: PORTARE GIOIA E LIBERTA’
Tutti gli occhi erano fissi su di lui. Era appena risuonata la voce di Isaia: parole così antiche e così amate, così pregate e così desiderate, così vicine e così lontane. Gesù ha cercato con cura quel brano nel rotolo: conosce bene le Scritture, ci sono mille passi che parlano di Dio, ma lui sceglie questo, dove l’umanità è definita con quattro aggettivi: povera, prigioniera, cieca, oppressa. Allora chiude il libro e apre la vita. Ecco il suo programma: portare gioia, libertà, occhi guariti, liberazione. Un messia che non impone pesi, ma li toglie; che non porta precetti, ma orizzonti. E sono parole di speranza per chi è stanco, è vittima, non ce la fa più. Dio riparte dagli ultimi della fila, raggiunge la verità dell’umano attraverso le sue radici ammalorate. Adamo è povero più che peccatore; è fragile prima che colpevole; siamo deboli ma non siamo cattivi, è che abbiamo le ali tarpate e ci sbagliamo facilmente. Nel Vangelo mi sorprende e mi emoziona sempre scoprire che in quelle pagine accese si parla più di poveri che di peccatori; più di sofferenze che di colpe. Non è moralista il Vangelo, è liberatore.
Dio ha sofferto vedendo Adamo diventare povero, cieco, oppresso, prigioniero, e un giorno non ha più potuto sopportarlo, ed è sceso, ha impugnato il seme di Adamo, ha intrecciato il suo respiro con il nostro respiro, i suoi sogni con i nostri. È venuto ed ha fatto risplendere la vita, ha messo canzoni nuove nel cuore, frantumi di stelle corrono nelle nostre vene. Perché Dio non ha come obiettivo se stesso, siamo noi lo scopo di Dio. Il catechismo sovversivo, stravolgente, rivoluzionario di Gesù: non è l’uomo che esiste per Dio ma è Dio che esiste per l’uomo. E considera ogni povero più importante di se stesso. Io sono quel povero. Fiero per fierezza d’amore: nessuno ha un Dio come il nostro.
E poi Gesù spalanca ancora di più il cielo, delinea uno dei tratti più belli del volto del Padre: «Sono venuto a predicare un anno di grazia del Signore», un anno di grazia, di cui Gesù soffia le note negli inferi dell’umanità (R. Virgili); un anno, un secolo, mille anni, una storia intera fatta solo di benevolenza, a mostrare che Dio non solo è buono, ma è soltanto buono. «Sei un Dio che vivi di noi» (Turoldo). E per noi: «Non ci interessa un divino che non faccia fiorire l’umano. Un divino cui non corrisponda la fioritura dell’umano non merita che ad esso ci dedichiamo»” (D. Bonhoffer).
Forse Dio è stanco di devoti solenni e austeri, di eroi dell’etica, di eremiti pii e pensosi, forse vuole dei giullari felici, alla san Francesco, felici di vivere. Occhi come stelle. E prigionieri usciti dalle segrete che danzano nel sole. (M. Delbrêl).
LA LAMPADA DEL SS. SACRAMENTO
La Lampada è accesa secondo le seguenti intenzioni: Salizzole: Frattini e Lanza; Bionde: Piva Franco; Engazzà: Gianluca.
AVVISI
RISCALDAMENTO BIONDE E SALIZZOLE
Domenica prossima 30 gennaio si raccoglierà in chiesa a Bionde e a Salizzole un contributo particolare per il riscaldamento per Bionde e Salizzole.
CATECHISMO 4 ELEMENTARE
Sabato 29 gennaio alle ore 10.00 si terrà, presso il Teatro Parrocchiale di Salizzole, l’incontro di catechismo per i bambini di 4ª elementare.
FIORI GIORNATA PER LA VITA
Domenica 6 febbraio a Engazzà ci sarà la vendita dei fiori primaverili per il sostegno del Centro Aiuto Vita di Nogara, in occasione della Giornata per la Vita.
RICAVATO SANTE NOTTI
Durante il periodo natalizio sono stati raccolti con il canto della Santa Notte 400 € a Engazzà e 460 € a Salizzole. Il ricavato di Engazzà è stato devoluto all’Ass.ne Kibini di Milano, che segue i bambini orfani, cardiopatici e abbandonati in Guinea Bissau. Il ricavato di Salizzole servirà per la vita e situazioni varie delle nostre parrocchie. Grazie per la generosità.